Kathrine Switzer si iscrisse con le sole iniziali alla maratona di Boston del 1967 perché la partecipazione era vietata alle donne. Quando si accorse della sua presenza il direttore di corsa la prese malissimo, entrò nel percorso e la strattonò cacciandola. Grazie all’intervento del fidanzato e dell’allenatore riuscì a proseguire la gara ma il suo nome non comparve.
La sua intraprendenza, comunque, non fu vana e nel 1974 il veto nei confronti delle atlete venne tolto. Kathrine corse con la sua vera identità e vinse.