Anonimo era una Donna
Susan Unterberg è un’artista newyorchese di 77 anni. Gli ultimi 20 li ha trascorsi a versare, in completo anonimato, ingenti somme di denaro per finanziare il progetto ‘Anonymous was a woman’, che ha offerto sostegno economico a centinaia di artiste.
In un’intervista rilasciata recentemente al New York Times, Unterberg ha rotto il silenzio, svelando che dietro la sua scelta c’è il desiderio di dare voce alle questioni legate alla disuguaglianza di genere nel mondo dell’arte. Ha anche ribadito la necessità che le donne sostengano altre donne, spingendo altre persone ad agire come ha fatto lei.
Il nome del progetto in questione fa riferimento alla consuetudine per la quale molte artiste già dall’Ottocento hanno scelto di non firmare i loro lavorI con il proprio nome (o di usarne uno da uomo) per non essere penalizzate dal loro genere. ‘Anonymous was a woman’ è anche un riferimento a Virginia Woolf e al suo saggio più noto, Una stanza tutta per sé, sulla subalternità delle donne e sulla difficoltà di essere scrittrici in un mondo in cui le cui convenzioni riducevano la donna al ruolo di madre, sorella o figlia.
Il progetto ha preso il via nel 1996, quando il National endowment for the arts (agenzia federale americana che offre supporto e fondi al mondo dell’arte) scelse di mettere fine al finanziamento ai singoli artisti. Susan Unterberg e la sorella Jill Roberts decisero di impiegare l’eredità del padre, magnate del petrolio, per aiutare le artiste donne. La stessa Unterberg ha rivelato di aver vissuto sulla propria pelle gli ostacoli che incontrano le artiste, a cui non è offerta la stessa attenzione nelle esposizioni e nelle collezioni dei musei e che sono trattate in modo differente anche sul mercato.
I dati del National Museum of Women in the Arts rivelano che le artiste guadagnano 81 centesimi per ogni dollaro percepito dai loro colleghi maschi, che il loro lavoro è rappresentato in percentuali esigue nelle collezioni permanenti dei musei negli Stati Uniti e in Europa e che solo il 27% delle 590 mostre personali organizzate nei maggiori musei americani tra il 2007 e il 2013 era dedicate ad artiste donne.
Nel corso degli anni ‘Anonymous was a woman’ ha finanziato economicamente 220 artiste con 5,5 milioni di dollari in totale, ripartiti in borse di studio da 25 mila dollari che vengono assegnate a chi ha più di 40 anni ed è nella fase intermedia della propria carriera.