Capriccio di Valentina Gualdoni
#Distillandoessenzediumanitá sosKORAI&CAFFO
GRETA Quaderno dell’8 Marzo #2
Insieme alla necessità di essere breve per non annoiarvi, mi sono posta un solo limite. Quello di iniziare con chi ha regalato il nome al nostro quaderno, la stessa piccola donna che ha regalato il suo nome e la sua memoria all’eternità.
Greta
• Vi parlo di Greta attraverso i colori che in qualche modo la rappresentano. Molti di noi non conoscevano Greta personalmente e molti di noi l’hanno purtroppo conosciuta in un’ottica fredda e cruda che è quella del titolo di giornale. Ora possiamo imparare a conoscerla attraverso l’immagine che la rappresenta e che accompagna l’accorata lettera che la racconta, mettendone anche a nudo, in un certo senso, le fragilità e i punti di forza. L’immagine che abbiamo di Greta è opera di Valentina Gualdoni, la quale riesce, in qualche modo, a rappresentarne l’essenza. E con Greta il suo violino, perfetta prosecuzione del suo corpo giovane e bello: entrambi, nel gesto musicale, si innalzano verso il cielo, in un’onda, in un turbine di amore e passione che fondono insieme entrambi, oggetto e anima, corpo e musica. Sembra di vederla la fusione della materia nelle sue tinte pastello, che diventa eterea, che si trasforma in qualcosa che, come nella realtà, più non ci appartiene. Greta non è più cosa terrena. Lo sappiamo. Lo sa la sua mamma che con tanto amore scrive di lei. Ma proseguendo quell’onda di colore e quello slancio che la pittrice ci offre, possiamo quasi vederla volare via in un turbinio meraviglioso di musica e passione, in un “capriccio” che forse non a caso diventa titolo dell’opera, fatto per chi non è di questo mondo.
Viviana Mazzocca