Conversando su GRETA Quaderno dell’8 Marzo
Angelo Stumpo:” Quale il filo conduttore delle storie narrate?”
Beatrice Lento:” Le 21 storie di donne raccolte nel Quaderno GRETA sono diversissime tra di loro. Sono tutte storie vere: questo è il primo elemento che le accomuna e come tutte le esperienze reali sono cariche di passioni. La maggior parte sono donne calabresi, alcune di Tropea e dei luoghi vicini, che hanno i tratti tipici dell nostra terra, prima tra tutte la complessitá che, se ci riflettiamo, é cosa diversa dalla contraddittorietà.
Ci sono anche donne straniere che si sono innamorate dei nostri luoghi e qualche donna che gli autori hanno incontrato nel mondo virtuale o nella letteratura.
Sono tutte, creature che hanno vissuto e vivono intensamente tracciando un segno luminoso del loro essere nel mondo, con una metafora, usata da una delle Donne di Greta, Maria la Tessitrice, direi lasciando ”… una scia nel mondo come le lumache …”
Sono donne coraggiose e forti che non si arrendono ed anche dinanzi agli eventi più travolgenti sono capaci di risollevarsi, con quel talento tutto al femminile che é la resilienza: la capacità di resistere e ricomporre sempre i cocci della propria esistenza saldandoli con l’oro, come fanno i giapponesi e ,quindi, risorgendo ad una vita più bella e preziosa.
Sono Donne che hanno sofferto ma hanno anche gioito, sono soprattutto donne che contano, che hanno scelto, che hanno dato alla loro esistenza la direzione desiderata, anche le vicende più dure e tragiche lasciano trasparire la presenza di esseri volitivi che, con caparbietà, a volte anche con trasgressivitá assoluta, si sono autodeterminate.