Di te nessuno puó parlare
Di te nessuno
può parlare
non si conosce
nè nome nè pena
sei nascosta in una storia
inconfessabile a te stessa
nella stanzetta da ragazzina
color penombra
che tuo padre sconsacra
dall’infanzia tranquilla
perchè ritiene sia un diritto
fare il maschio
prendendosi la proprietà
di una atroce schiavitù
lordando con un vizio
la linea di confine
niente se ne sa
del livido sotto la maglia
per il peso della bestia
che ti schiaccia
si ignora che il tuo silenzio
non è timidezza ma paura
quando l’aguzzino avrà finito
sarà finita della creatura la vita
Luigia Lupidi Panarello