Josephin Butler
Josephine Elizabeth Butler (Northumberland, 13 aprile1828 – 30 dicembre 1906) è stata un’attivista britannica, femminista e riformatrice sociale dell’età vittoriana. Sostenne la campagna per il suffragio femminile, il diritto ad un’educazione migliore per le donne e l’abolizione della prostituzione minorile.
Josephine crebbe in una famiglia facoltosa, progressista e attiva in politica, che la aiutò a sviluppare una forte coscienza sociale e solidi ideali religiosi. Sposò George Butler, clerico della Chiesa anglicana e insegnante. La coppia ebbe quattro figli. La morte prematura dell’ultima figlia, Eva, rappresentò un momento di svolta per Josephine, che da quel momento cominciò a dedicarsi ad attività di assistenza e di impegno sociale.
Nel 1869 prese parte alla campagna per l’abrogazione dei Contagious Diseases Acts, una serie di disposizioni volte a contenere la diffusione di malattie veneree – in particolare nell’esercito e nella marina britannica – attraverso il controllo medico forzato delle prostitute, descritto da Josephine come “stupro d’acciaio”. La campagna raggiunse il successo nel 1886 con l’abrogazione delle Leggi. Josephine inoltre fu fra i fondatori dell’International Abolitionist Federation, un’organizzazione presente in tutta Europa con lo scopo di combattere legislazioni simili nel continente.
Mentre investigava sugli effetti delle leggi contro le malattie contagiose, Josephine rimase sconvolta nell’apprendere del traffico di donne, anche bambine, dall’Inghilterra verso il continente, per alimentare il mercato della prostituzione. La campagna per fermare questo commercio di vite umane portò all’allontanamento del capo della Police des Moeurs belga e al processo e arresto del vicecapo e di 12 proprietari di bordelli, coinvolti in questo giro d’affari. Josephine combatté la prostituzione minorile con l’aiuto di William Thomas Stead, editore del Pall Mall Gazette, che sconvolse l’opinione pubblica dimostrando di aver potuto comprare una ragazzina di 13 anni per 5 sterline. La protesta che ne seguì portò all’approvazione del Criminal Law Amendment Act nel 1885, che alzò l’età del consenso ai rapporti sessuali da 13 a 16 anni e contribuì a fermare la prostituzione delle bambine. La sua campagna finale si svolse nei tardi anni ’90 del 1800, sempre contro i Contagious Diseases Acts, leggi che continuarono ad essere applicate nell’Impero anglo-indiano.
Josephine scrisse più di 90 libri e opuscoli durante la sua carriera, la maggior parte dei quali a supporto delle sue campagne. Inoltre scrisse la biografia del padre, del marito e di Caterina da Siena.
Il suo femminismo cristiano viene celebrato dalla Chiesa d’Inghilterra con il Lesser Festival; contengono sue immagini le vetrate della Cattedrale Anglicana di Liverpool e della St. Olave’s Church nella Città di Londra. Il suo nome appare nel Reformers Memorial nel Kensal Green Cemetery, Londra, e l’Università di Durham le ha intitolato una delle sue università.
I suoi metodi di lotta cambiarono il modo in cui femministe e suffragiste condussero le loro campagne e il suo lavoro portò nello scenario politico gruppi di persone che prima non erano mai state attive. Dopo la sua morte del 1906, l’intellettuale femminista Millicent Garrett Fawcett la celebrò come “la più illustre donna inglese del diciannovesimo secolo”
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