Le streghe della notte

Le streghe della notte

Un capitano tedesco le chiamò streghe della nottePare che all’inizio il 588° conducesse le incursioni a bordo di antiquati biplani che prima della guerra irroravano i campi. Fu il capitano tedesco Johannes Steinhoff che inventò per loro il nome che le avrebbe accompagnate per sempre: Nachthexen, streghe della notte, come scrisse in un rapporto nel 1942: “I piloti sovietici che ci danno più problemi sono donne. donne. Non temono nulla, vengono di notte a tormentarci con i loro obsoleti biplani e non ci fanno chiudere occhio per molte notti”. La tattica era impavida: o la Raskova e le sue compagne volavano a pochi metri dal suolo per non essere intercettate dagli Stukas tedeschi, oppure arrivavano da alta quota scendendo poi in picchiata col motore al minimo per non farsi sentire, o addirittura andavano in missione con soli tre velivoli, dei quali due distoglievano l’attenzione della contraerea e il terzo si abbassava e colpiva. Oltre 23mila le missioni di questo tipo effettuate. Ben 23 piloti donna delle streghe notturne di insignito del prestigioso titolo di Eroe dell’Urss, e in breve il reggimento divenne il più decorato di tutta l’Unione Sovietica. Ma il 4 gennaio 1943, a soli 30 anni, mentre con altre due compagne stava volando a Stalingrado, una tempesta di neve le fece infrangere su una scogliera sul fiume Volga. I suoi resti furono inumati nel muro del Cremlino, e a lei vennero dedicati monumenti, vie, giardini, scuole e persino una nave americana varata in quello stesso anno. Di lei, come della sua collega tedesca Hanna Reitsch che atterrò nelle strade della Berlino assediata, rimane il ricordo e l’ammirazione per delle donne che furono pionieri nella loro specialità e certamente più intrepide di tanti uomini. Ma soprattutto, rimarranno nella memoria dell’umanità come delle donne che amarono e difesero la loro Nazione.

Beatrice Lento

Laureata in Psicologia Clinica, Tropeana per nascita e vissuti, Milaniana convinta, ha diretto con passione, fino all'Agosto 2017, l’Istituto Superiore di Tropea. I suoi interessi prevalenti riguardano: psicodinamica, dimensione donna, giornalismo, intercultura, pari opportunità, disagio giovanile, cultura della legalità, bisogni educativi speciali.

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