Leonardo figlio di Caterina di Meo Lippi

Leonardo figlio di Caterina di Meo Lippi

Un prestigioso storico dell’arte britannico, Martin Kemp, specializzato in studi su Leonardo da Vinci, ha finalmente svelato uno dei misteri legati all’esistenza di Leonardo da Vinci. Nel libro “Mona Lisa: The People and the Painting”, scritto con Giuseppe Pallanti, Kemp rivela la vera identità della madre di Leonardo, figura che aveva fatto sbizzarrire gli studiosi con le più disparate congetture. Tra le più fantasiose, quella secondo cui la madre dell’artista sarebbe stata una schiava africana. Nulla di tutto questo, secondo Kemp, che, analizzando una gran mole di dati, tra cui quelli relativi alle tasse e ai possedimenti in Toscana negli anni nel periodo in cui Leonardoera nato, si dice certo che la madre del genio fosse una giovane orfana di appena quindici anni, Caterina di Meo Lippi, sedotta da un avvocato fiorentino di venticinque anni, Ser Piero da Vinci. La famiglia dell’avvocato provvide subito a combinare le sue nozze con un miglior partito, ma offrì una dote anche a Caterina, che potè così sposare un contadino, Antonio di Piero Buti. Il piccolo Leonardo crebbe invece con il nonno paterno Antonio da Vinci, che, nel resoconto delle tasse dell’anno 1457 segna i familiari a suo carico, tra cui Leonardo, figlio illegittimo del figlio Piero e di Caterina.

Secondo Kemp, data la povertà di Caterina, non esisterebbe nessuna casa in cui Leonardo nacque. Caterina mise al mondo il bambino destinato a diventare un artista a dir poco geniale nei campi, all’aperto. Cadrebbe così l’attribuzione di “casa natale di Leonardo” che fino a oggi designava un’abitazione ad Anchiano, vicino Vinci, visitata ogni anno da numerosi turisti, ansiosi di vedere il luogo dove nacque l’artista. 

Dal Web

Beatrice Lento

Laureata in Psicologia Clinica, Tropeana per nascita e vissuti, Milaniana convinta, ha diretto con passione, fino all'Agosto 2017, l’Istituto Superiore di Tropea. I suoi interessi prevalenti riguardano: psicodinamica, dimensione donna, giornalismo, intercultura, pari opportunità, disagio giovanile, cultura della legalità, bisogni educativi speciali.

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