Lidia Ravera e Porci con le ali
Il romanzo è narrato in prima persona e a due voci dai due protagonisti, i liceali Rocco e Antonia, e racconta il loro anno scolastico presso il liceo romano Terenzio Mamiani[1]
, tra impegno politico e momento personale, grandi speranze e grandi frustrazioni, primo tra tutti il loro grande amore destinato a esaurirsi presto.
Rocco è gioviale e alterna vitalità a frustrazioni e sensi di colpa per il suo ruolo maschile, allora ideologicamente additato come prevaricatore e violento. Antonia è cerebrale fino al solipsismo, anela a una maturità precoce ed è pervasa non meno dell’altro da fantasie sessuali che tenta di “legittimare” con la propria integrità e ortodossia ideologica. I due pensano molto ma si parlano poco.
Uno slancio di passione del ragazzo incrina il rapporto tra i due. Un party tra studenti in casa di un professore si trasforma in una piccola orgia. Rocco assiste alla “vendetta” di lei tra le braccia del docente (di certo non il primo adulto che incontra), senza neppure potersi indignare in quanto la gelosia è considerata un arcaismo borghese.
Rocco ripiega su un suo amico. Antonia, a sua volta sentendosi colpevole, ha un incontro saffico con la sua amica Lisa, assai poco appagante. Rocco si incontra a sua volta con Lisa ma pensando ancora alla sua ex ragazza, non riesce a iniziare il rapporto. I due si scrivono promettendosi di rivedersi.