Maria Voto: l’innamorata del Telaio!

Maria Voto: l’innamorata del Telaio!

Maria vi accoglierà con il sorriso e le ore correranno via veloci mentre ascolterete la sua storia e scoprirete il suo entusiasmo e la sua passione per il suo lavoro e per quello che lei definisce il suo “amante”, il telaio.
Una passione maturata nel tempo, quasi per caso, anche se Maria ci dice che nulla succede per caso nella vita. A 38 anni infatti si è imbattuta in un bando per un corso di tessitura e ha deciso di partecipare. Delle numerose persone che hanno seguito questo corso solo lei ha avuto la costanza e la determinazione per portare avanti quest’attività, che alla fine della visita scopriamo richiedere grande dedizione, forza e pazienza.

Alcune delle creazioni di Maria Voto

La lavorazione al telaio era un’attività molto sviluppata nel Gargano ed in particolare a Vico, dove, a metà del secolo scorso, si contavano oltre 800 telai. Oggi Maria è l’unica tessitrice della cittadina pugliese, e ha recuperato materiali e tecniche antiche, lavorando fianco a fianco con le vecchie filatrici, che le hanno trasmesso la loro conoscenza, i loro preziosi disegni e il loro amore per questa arte antica.

Il telaio moderno

Entrando nel laboratorio troviamo Maria intenta a lavorare una tovaglia su un telaio moderno, piccolo e compatto. Ci accoglie e ci presenta i due pezzi forte del suo tesoro: i due telai in legno dell’800 recuperati insieme a pettini, navette e altri strumenti indispensabili al suo lavoro.

Maria Voto al telaio

Si siede al suo posto, davanti al telaio che preferisce e con il quale ha instaurato un rapporto quasi simbiotico, di amore e odio: il suo piede inizia a muoversi su e giù sui pedali con una naturalezza tale da non riuscire a capire, almeno all’inizio, l’energia e la forza fisica che un lavoro simile richiede.

Dettaglio del telaio antico

Ci spiega che per ha creato lei stessa degli strumenti per facilitare il lavoro, soprattutto nella prima fase di creazione dei gomitoli e dell’ordito. Per creare un ordito di 160 metri si avvale di una struttura di 2 metri per 4, 5 metri di lunghezza; aggiunge che per montarne uno di 60 metri (che calcolando un metro al giorno di lavorazione di tessuto, sarà sufficiente per due/tre mesi) è necessario l’aiuto di tre persone.

I pettini dell’antico telaio

Numeri che ci lasciano senza parole! A volte non si pensa a quanto lavoro ci sia dietro un tessuto, una piccola borsa o una tovaglia. A volte non si è in grado di valutare un lavoro simile, di capire che dietro ad un prezzo a due cifre ci sono ore, giorni di impegno, dedizione, arte vera e propria. Maria ci dice che non è facile trasmettere tutto ciò, ma la passione la aiuta molto in questo. Così come i riconoscimenti che le arrivano durante le numerose fiere, specialmente all’estero.

I lavori di Maria Voto

Mentre parliamo continua a lavorare. Sul telaio dell’800 sta realizzando un asciugamano che richiederà circa 5 giorni di lavoro, di cui la maggior parte delle ore saranno dedicate alla realizzazione del disegno. Ci mostra come il tessuto cambia in base all’ora del giorno in cui è realizzato; nelle prime ore del giorno, quando ha più energia ed è più riposata il risultato è molto più fitto! Ci spiega che per lei quella del telaio è una vera e propria disciplina, uno stile di vita, che ti cambia, fisicamente e non solo. E’ una lezione importante quella che si impara grazie ai lavori manuali; ti svuotano la mente e ti aiutano a convivere con le inevitabili imperfezioni.

Work in progress

Mentre Maria racconta la sua storia i nostri occhi corrono sulle realizzazioni già terminate, poste sulle mensole, sui tavoli, lungo le scale: cuscini ricamati, fazzoletti, tovaglie, borse, asciugami, il tutto lavorato e poi cucito a mano. Colori e tessuti unici, che racchiudono in sé tutta l’arte di Maria e il suo amore per i tessuti di una volta, dalla canapa al lino.

I materiali: la canapa

Il pomeriggio è volato via veloce e salutiamo Maria Voto con gli occhi pieni di meraviglia e il cuore leggero per tutto l’entusiasmo che è stata capace di trasmetterci. Ci lascia ricordandoci che non è mai troppo tardi per trovare ciò che davvero ci rende felici, anche a costo di andare controcorrente e di sembrare “strane”… e forse ha davvero ragione! 

Di ERIKA FRANCOLA

Beatrice Lento

Laureata in Psicologia Clinica, Tropeana per nascita e vissuti, Milaniana convinta, ha diretto con passione, fino all'Agosto 2017, l’Istituto Superiore di Tropea. I suoi interessi prevalenti riguardano: psicodinamica, dimensione donna, giornalismo, intercultura, pari opportunità, disagio giovanile, cultura della legalità, bisogni educativi speciali.

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