Paola

Paola

(…)La prima volta che partii avevo otto anni. Mi vergognavo del vuoto che mi stringeva la gola e mi faceva piangere ogni volta che la mamma non era con me. Ci fu l’occasione di un soggiorno di studio per bambini vicino a Londra e volli andare. Fu un braccio di ferro tra la caparbietà mia e quella di mia mamma, alla fine i miei genitori decisero di mandarmi. Imparai a non soffocare per la nostalgia e piano piano imparai a farmi l’anestesia. L’ultima volta che partii avevo diciassette anni. Mi pesava la corazza che mi ero costruita durante circa quattordici anni e pensai che avrei potuto lasciarla al di qua dell’oceano Atlantico e trovare la libertà dall’altra parte. Non funzionò. Senza corazza non sapevo chi ero e mi scoprii abile costruire nuove corazze molto velocemente. Da allora non partii più. Non partii più con l’intenzione di lasciarmi alle spalle un io scomodo, ma mi caricai questo io scomodo sulle spalle e iniziai a cercare di prendermene cura. Non fu un’idea che mi nacque come generazione spontanea: fu un incontro. Uno strano incontro che approfittò di una svista alcuni anni prima e si depositò in un angolino del mio cuore quattordicenne(…)

Greta Quaderno dell’8 Marzo #2

Beatrice Lento

Laureata in Psicologia Clinica, Tropeana per nascita e vissuti, Milaniana convinta, ha diretto con passione, fino all'Agosto 2017, l’Istituto Superiore di Tropea. I suoi interessi prevalenti riguardano: psicodinamica, dimensione donna, giornalismo, intercultura, pari opportunità, disagio giovanile, cultura della legalità, bisogni educativi speciali.

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