Ruth Handler la mamma di Barbie
Alla sua presentazione, fu un fiasco: i fornitori, diffidenti, non la degnarono di attenzione. Ma, al tempo stesso, si rivelò un successo per le giovani acquirenti. La prima richiesta, nelle lettere a Babbo Natale del 1960, era la “Barbie doll”. Soltanto nel primo anno, la Mattel riuscì a vendere 350mila bambole Barbie. Anche stavolta, fu il fiuto di Ruth ad avere ragione. «Mi sembrava ovvio: ogni ragazzina voleva una bambola per proiettare l’idea di sé nel futuro». E per questo, «era impossibile che non avesse il seno», aveva detto in una intervista al New York Times nel 1977. E ciò che la Barbie faceva era proprio quello: dava un’idea di futuro alle ragazzine.