Una affascinante ragazza di nome Maria

Una affascinante ragazza di nome Maria

Mi ha incantato una dotta disquisizione di Vittorio Sgarbi sulla figura femminile più affascinante della pittura italiana che il famoso critico individua nell’Annunciata di Antonello da Messina.

Vittorio la definisce prima di tutto una donna e ritiene che neppure Leonardo sia stato in grado di rappresentare così efficacemente la femminilità, sensualitá  e turbamento, come Antonello in questa ragazza di forte carattere e infinita dolcezza.

Antonello si sbarazza dell’Angelo e la giovane viene presentata in un contesto indefinito perché lo spazio é interiore e non fisico, l’angelo si presenta anteriormente e la ragazza lo fa intendere muovendo la mano destra in avanti e facendola vibrare come a dire:” Un attimo. Ti ascolto”

Il leggio è l’unico elemento che lega l’immagine al suo tempo, 1470/1475, ma non cambia la sostanza della sospensione temporale di quel momento magico di riflessione dopo la sorpresa.

Maria si guarda dentro e con la sinistra si chiude la veste più che per pudore per proteggere ciò che sente dentro, il bene prezioso che Dio le ha donato.

Il volto perfetto della fanciulla é incorniciato da un velo che non imprigiona ma libera e custodisce il più grande segreto: la presenza di Dio.

Ave Maria Madre di Dio!

Grazie Vittorio Sgarbi.

Beatrice Lento

Laureata in Psicologia Clinica, Tropeana per nascita e vissuti, Milaniana convinta, ha diretto con passione, fino all'Agosto 2017, l’Istituto Superiore di Tropea. I suoi interessi prevalenti riguardano: psicodinamica, dimensione donna, giornalismo, intercultura, pari opportunità, disagio giovanile, cultura della legalità, bisogni educativi speciali.

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