Una splendida ragazza del ‘46

Una splendida ragazza del ‘46

#donne2giugno Alla fine del secondo Liceo dissi al mio futuro marito che volevo sposarlo. Ho maturato da subito una ribellione verso lo stato di subordinazione della donna. Nella primavera del 43 finii in galera…anche mio marito, io alle Mantellate… Sono uscita il 25 luglio con la caduta del Fascismo. “Noi Donne”lo stampavamo con mezzi di fortuna. Le donne fummo fondamentali per la Resistenza. Ho l’immagine chiara degli alleati che entravano a Roma. Dopo c’era il problema della ricostruzione…anche la battaglia per il diritto di voto alle donne. C’era la sensazione che le donne fossero convinte dei loro diritti, io naturalmente votai Repubblica… Difficile che se nell’Assemblea non ci fossero state le donne avremmo avuto tanta garanzia per i diritti; la prima legge che fu approvata fu la tutela delle lavoratrici madri, divieto di licenziamento delle donne incinte, paritá di salario. Io direi alle ragazze d’oggi: andate a votare e cercate di fare squadra unendovi con chi ha i vostri stessi problemi.

Una splendida ragazza del 46

Beatrice Lento

Laureata in Psicologia Clinica, Tropeana per nascita e vissuti, Milaniana convinta, ha diretto con passione, fino all'Agosto 2017, l’Istituto Superiore di Tropea. I suoi interessi prevalenti riguardano: psicodinamica, dimensione donna, giornalismo, intercultura, pari opportunità, disagio giovanile, cultura della legalità, bisogni educativi speciali.

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