«La gente è pronta per il cambiamento», aveva pronosticato lei. Aveva ragione. Con oltre il 58% dei voti la «ragazza sconosciuta» – come era stata chiamata soltanto qualche mese fa Zuzana Caputova dal presidente del Parlamento a Bratislava – è stata eletta presidente della Slovacchia. L’avvocata attivista a digiuno di politica l’ha spuntata sul diplomatico navigato e commissario Ue (in congedo) Maros Sefcovic, sostenuto da Smer, il partito populista di sinistra al governo, in caduta libera di consensi dopo l’omicidio, un anno fa, di Jan Kuciak, il giornalista che stava indagando sui malaffari di imprenditori slovacchi vicini all’esecutivo con la ‘ndrangheta calabrese.

Dal Corriere della Sera

Beatrice Lento

Laureata in Psicologia Clinica, Tropeana per nascita e vissuti, Milaniana convinta, ha diretto con passione, fino all'Agosto 2017, l’Istituto Superiore di Tropea. I suoi interessi prevalenti riguardano: psicodinamica, dimensione donna, giornalismo, intercultura, pari opportunità, disagio giovanile, cultura della legalità, bisogni educativi speciali.

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