“La settimana scorsa ero una giornalista”, scrive sulle pagine del Guardian una giovane, rimasta anonima, “oggi non posso scrivere sotto il mio vero nome o dire da dove vengo o dove sono. La mia intera vita è stata cancellata in pochissimi giorni e so che i talebani stanno costringendo le famiglie a consegnare le loro figlie per darle ai soldati”