Antigone ad Ismene

Antigone ad Ismene

Io non ti prego; né se ancor tu l’opera

partecipar volessi, io di buon grado

t’accetterei: sii tu quale esser brami.

Sepolcro io gli darò; bella, se l’opera

avrò compiuta, mi parrà la morte.

E cara giacerò presso a lui caro,

d’un pio misfatto rea: poiché piacere

piú lungo tempo a quelli di laggiú

debbo, che a quelli che qui sono. Là

giacer debbo in eterno. E tu, se credi,

disprezza pure ciò che i Numi pregiano.

Beatrice Lento

Laureata in Psicologia Clinica, Tropeana per nascita e vissuti, Milaniana convinta, ha diretto con passione, fino all'Agosto 2017, l’Istituto Superiore di Tropea. I suoi interessi prevalenti riguardano: psicodinamica, dimensione donna, giornalismo, intercultura, pari opportunità, disagio giovanile, cultura della legalità, bisogni educativi speciali.

Invia il messaggio