Cecilia Alemani

Cecilia Alemani

Sarà Cecilia Alemani il Direttore del Settore Arti Visive della 59. edizione della Biennale di Venezia, che si terrà nel 2021. La nomina è stata confermata dal presidente della Biennale, Paolo Baratta, dopo la riunione del cda della mattina del 10 gennaio. Alemani, che aveva curato il Padiglione Italia alla Biennale del 2017 (portando a Venezia le opere di Roberto Cuoghi, Giorgio Andreotta Calò e Adelita Husny-Bey, e riscuotendo grande successo), è la prima donna italiana a ricevere il prestigioso incarico e succederà pertanto a Ralph Rugoff, curatore di May you live in interesting times nel 2019, e a Christine Macel, curatrice di Viva arte viva nel 2017.

Cecilia Alemani, nata a Milano nel 1977, una laurea in filosofia alla Statale nel 2001 e un master in studi curatoriali per l’arte contemporanea al Bard College di New York, ha una lunga esperienza nell’arte contemporanea: è responsabile e capo curatore di High Line Art a New York (dal 2011: è la prima under 40 ad aver diretto l’importante spazio statunitense), è stata curatrice di Frieze Projects (sempre a New York) e ha curato mostre alla Tate Modern di Londra, al MoMA/PS1 di New York, e presso altri importanti istituzioni, soprattutto negli Stati Uniti, dove risiede da quasi vent’anni. Alemani ha lavorato con artisti come John Baldessari, El Anatsui, Olafur Eliasson, Barbara Kruger, Paola Pivi e diversi altri. Nel 2018 ha curato, in collaborazione con la città di Buenos Aires e Art Basel Cities, la mostra Hopscotch (Il gioco del mondo), rassegna di arte pubblica che ha celebrato il ricco ecosistema culturale della città argentina. Dal 2009 al 2010 ha diretto lo spazio sperimentale X Initiative a New York, dove ha organizzato mostre di Keren Cytter, Hans Haacke, Derek Jarman, Tris Vonna-Michell e molte altre. 


“È un grandissimo onore poter assumere questo ruolo in una delle istituzioni italiane più prestigiose e riconosciute al mondo”, commenta a caldo Cecilia Alemani. “Come prima donna italiana a rivestire questa posizione, capisco e apprezzo la responsabilità e anche l’opportunità offertami e mi riprometto di dare voce ad artiste e artisti per realizzare progetti unici che riflettano le loro visioni e la nostra società”.

Soddisfazione da parte del ministro dei beni culturali, Dario Franceschini: “la scelta di Cecilia Alemani come curatrice della 59. Esposizione Internazionale d’Arte conferma la capacità di visione della presidenza di Paolo Baratta che, nell’affidare per la prima volta a una donna italiana l’intera progettazione artistica, prosegue nell’opera di innovazione e rilancio di una delle più importanti istituzioni culturali incrementandone il già notevole prestigio internazionale consolidato attraverso una conduzione attenta e illuminata. Cecilia Alemani ha curato il Padiglione Italia nel 2017 e sono sicuro che il suo nuovo progetto sarà ugualmente coraggioso e innovativo”.

Da Finestre sull’Arte

Beatrice Lento

Laureata in Psicologia Clinica, Tropeana per nascita e vissuti, Milaniana convinta, ha diretto con passione, fino all'Agosto 2017, l’Istituto Superiore di Tropea. I suoi interessi prevalenti riguardano: psicodinamica, dimensione donna, giornalismo, intercultura, pari opportunità, disagio giovanile, cultura della legalità, bisogni educativi speciali.

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