#Endometriosiparliamone Annalisa Frassineti

#Endometriosiparliamone Annalisa Frassineti

«Cosa piangi? Non ti ho detto che stai morendo di cancro, solo che non puoi avere figli».
Quando Annalisa si è svegliata dall’operazione, questo è stato il saluto del chirurgo: le aveva appena tolto un ovaio. Racconta che in quel momento le è crollato il mondo addosso: da sei mesi aveva un compagno e temeva che la lasciasse, come succede a tante donne che soffrono di endometriosi. Però quel compagno, che poi l’ha sposata, l’ha rassicurata dicendole che mica stava con la sua malattia o con il suo utero: lui stava con lei.

Annalisa pensa di essere fortunata ad averlo vicino, e intanto che lo dice la voce le si incrina, appena un po’, e mi commuovo anche io: sì, molto fortunata.

Annalisa Frassineti è la presidentessa di Ape onlus, che dal 2005 fa informazione sull’endometriosi e offre sostegno alle donne colpite. Lei è stata operata due volte in due anni, dopo una diagnosi errata di appendicite, ma fin da ragazzina ha sofferto di dolori spaccapancia: «A casa mia è sempre stato così, abbiamo una componente genetica molto forte: due anni fa l’hanno diagnosticata anche a mia mamma. Ci ripetono sempre che la donna deve soffrire, che è normale che le mestruazioni facciano male: non è così»

L’endometriosi colpisce in Italia tre milioni di donne, 150 nel mondo; i numeri reali, però, potrebbero essere maggiori, visto che non esistono registri della malattia e il ritardo nella diagnosi è in media di dieci anni.

Beatrice Lento

Laureata in Psicologia Clinica, Tropeana per nascita e vissuti, Milaniana convinta, ha diretto con passione, fino all'Agosto 2017, l’Istituto Superiore di Tropea. I suoi interessi prevalenti riguardano: psicodinamica, dimensione donna, giornalismo, intercultura, pari opportunità, disagio giovanile, cultura della legalità, bisogni educativi speciali.

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