Gabriella Ciancimino
É una delle vincitrici del diciannovesimo Premio Cairo che promuove giovani italiani under 40.
“La mia ricerca è focalizzata sul concetto di “Relazione” da cui deriva la tendenza a concepire un’opera come momento d’incontro/confronto tra individui. Partendo dal presupposto che credo fortemente nel ruolo dell’arte come catalizzatore di cambiamento sociale, il campo di sperimentazione ideale diviene lo spazio pubblico. Nel corso della mia Nei lavori più recenti, analizzato il rapporto tra esseri umani e piante in Natura alla base della costituzione di un Paesaggio come “luogo” di riflessione e nello stesso tempo di salvaguardia della memoria storica e di azione collettiva. Lo studio antropologico è accompagnato dalla ricerca sperimentale finalizzata all’individuazione di elementi dissonanti da inserire nel paesaggio, generando così crack visivi in cui la realtà viene “ecologicamente” modificata. Ho così sviluppato la tendenza a create opere site-specific e lavori collettivi, usando media differenti come il video, la musica, l’installazione, il disegno, la grafica e la scultura. Il mio lavoro è un invito al dialogo sul concetto di resistenza e di libertà applicato alla relazione con l’ambiente circostante, sperimentando L’Ecologia sociale teorizzata da Murray Bookchin attraverso il coinvolgimento della Collettività nella creazione dell’opera e nella trasformazione di un luogo in spazio in cui sperimentare la libertà, rompendo la gerarchia tra Artista e Fruitore”. (G.C.)