Giuro che non avrò più fame

Giuro che non avrò più fame

Negli anni Cinquanta tantissime bimbe vennero chiamate Rossella in onore della mitica protagonista di Via vol vento.

Alcune sue frasi non saranno mai dimenticate, come:”Giuro che non avrò più fame” e “Domani é un altro giorno”, perché incarnazione dell’eroismo proprio della generazione che si ritrovò a ricostruire un Paese nuovo dalle macerie.

Il secondo dopoguerra fu davvero un giorno nuovo soprattutto per noi donne che dopo essere state crocerossine, postine, operaie, impiegate, autiste, combattenti…non accettavamo più di essere considerate cittadine inferiori ai maschi.

Una grande di quel periodo fu sicuramente Lina Merlin che fece inserire nell’arte. 3 la frase ” senza distinzioni di sesso”, che nel 1951 difese le donne che venivano licenziate quando si sposavano o restavano incinte e riuscì a far abolire le case chiuse replicando alle mamme preoccupate per la sessualità dei pargoli: ” Che genere di figli avete allevato che non sanno avere una donna se non servita sul piatto come un fagiano!”

A Milano le sorelle Fontana diventarono famose cucendo il vestito da sposa di Linda Christian e Mina andò incontro all’ostracismo televisivo per aver avuto un figlio da Corrado Pani che non era suo marito.

L’Italia era ancora molto maschilista ma l’ascesa delle donne era ormai inarrestabile. 

Beatrice Lento

Laureata in Psicologia Clinica, Tropeana per nascita e vissuti, Milaniana convinta, ha diretto con passione, fino all'Agosto 2017, l’Istituto Superiore di Tropea. I suoi interessi prevalenti riguardano: psicodinamica, dimensione donna, giornalismo, intercultura, pari opportunità, disagio giovanile, cultura della legalità, bisogni educativi speciali.

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