Josephine Cochrane
La signora Cochrane era una donna ricca che amava tenere molte cene; anche se si occupava della cucina, poiché aveva una servitù preposta, desiderava una macchina che potesse lavare i piatti più velocemente e senza scheggiarli. Dato che non esisteva alcuna macchina di questo genere, ne inventò una lei stessa. Josephine desiderava diventare famosa, si dice che abbia esclamato: “Se nessuno lo fa lo farò io stessa!”.
Dopo aver misurato i piatti, costruì compartimenti filo, appositamente progettati per essere adattati a piatti, tazze, o piattini. Collocò i vani in una ruota che giaceva all’interno di una caldaia di rame. Un motore girava il volante mentre acqua calda mista a sapone schizzata dal fondo della caldaia pioveva sulle stoviglie. La amiche ne rimasero impressionate e la chiamarono “lavastoviglie Cochrane”.
Queste ultime rimasero così contente della nuova macchina che ben presto la signora Cochrane iniziò a ricevere ordini per la sua lavastoviglie da ristoranti e alberghi in Illinois. Brevettò il suo progetto, che entrò in produzione. Mostrò la sua macchina alla Fiera Colombiana di Chicago nel 1893, sorpassando anche le opere parigine e vincendo il primo premio. La sua azienda divenne in seguito quello che è ora KitchenAid.