
La storia di Anna Maria Scarfó
La storia vera di una calabrese
Mi chiamo Anna Maria e quand’ero ragazzina tutti mi chiamavano
“la bambolina” perchè avevo un viso smorfiosetto e dolce. A tredici anni mi innamorai. Era primavera a San Martino Di Taurianova e quel giorno accettai di salire sull’auto del mio fidanzato.
L’auto mi portò a un casolare abbandonato e lì tre uomini assieme al mio ragazzo abusarono di me.
La mia notte durò tre anni .
Il coraggio di denunciare lo trovai quando avrebbero voluto distruggere anche la mia sorellina.
I Carabinieri, la mia avvocatessa ed il giudice diventarono i miei angeli…i carnefici vennero condannati.
Il mio paese, però, il paese che avevo tanto amato emise una sentenza diversa.
Ero la Malanova, la porcona…dovevo pagare, dovevo morire.
Reagì e grazie alla legge sullo stalking ottenni la protezione dello Stato. Dal febbraio 2010 vivo sotto scorta .
Avrei voluto portare Anna nella mia scuola per farla incontrare con gli studenti ,non ci sono riuscita perchè il pericolo per la sua incolumità è ancora alto .
Di lei abbiamo parlato tanto e se attraverso FB e il Blog dovessimo raggiungerla le vorremmo dire:”Siamo con te per gridare che il male è negli occhi e nel cuore di chi guarda !”