L’amore rubato

L’amore rubato

La ragazza non immaginava
Che anche quello fosse l’amore
In mezzo all’erba lei tremava
Sentiva addosso ancora l’odore

Chissà chi era, cosa voleva
Perché ha ucciso i miei pensieri
Chissà se un giorno potrò scordare
E ritornare quella di ieri

La ragazza non immaginava
Che così forte fosse il dolore
Passava il vento e lei pregava
Che non tornassero quelle parole

Adesso muoviti, fammi godere
Se non ti piace puoi anche gridare
Tanto nessuno potrà sentire
Tanto nessuno ti potrà salvare

E lei sognava una musica dolce
E labbra morbide da accarezzare
Chiari di luna e onde del mare
Piccole frasi da sussurrare

E lei sognava un amore profondo
Unico e grande, più grande del mondo
Come un fiore che è stato spezzato
Così l’amore le avevan rubato

La ragazza non immaginava
Che così lento fosse il dolore
Stesa nel prato, lei piangeva
Sulle sue lacrime nasceva il sole

E lei sognava una musica dolce
E labbra morbide da accarezzare
Chiari di luna e onde del mare
Piccole frasi da sussurrare

E lei sognava un amore profondo
Unico e grande, più grande del mondo
Ma il vento adesso le aveva lasciato
Solo il ricordo di un amore rubato

Come un fiore che è stato spezzato
Così l’amore le avevan rubato

Beatrice Lento

Laureata in Psicologia Clinica, Tropeana per nascita e vissuti, Milaniana convinta, ha diretto con passione, fino all'Agosto 2017, l’Istituto Superiore di Tropea. I suoi interessi prevalenti riguardano: psicodinamica, dimensione donna, giornalismo, intercultura, pari opportunità, disagio giovanile, cultura della legalità, bisogni educativi speciali.

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