Le due amiche geniali

Le due amiche geniali

Lila, figlia di un calzolaio, ha i capelli neri, due occhi intelligenti e una forza interiore con cui sfida il mondo. Elena, detta Lenù, è una ragazzina bionda e timida che sa cogliere con il suo sguardo le piccole cose. Si conoscono in prima elementare. A scuola sono le più brave. L’una è la forza dell’altra, contro i soprusi, le ingiustizie dei grandi e le violenze dei maschi del quartiere. Inseparabili, insieme provano la prima fuga, tenendosi mano nella mano alla conquista del mare, simbolo di libertà. Sono in competizione, si cercano e si allontanano. L’una primeggia sull’altra. Diverse nei caratteri, ma unite da un coraggio che le porta a sfidare l’orco nero, Don Achille, il boss temuto da tutto il rione. Consapevoli di poter cambiare i loro destini attraverso lo studio e la conoscenza. Le due amiche geniali cercano di farsi valere in un mondo adulto, «plebeo» e arretrato, dove le donne devono «faticare» e non studiare. Elena potrà farlo e continuare ad andare a scuola, Lila no. Le lasciamo così, nei primi due episodi che hanno conquistato 7 milioni di telespettatori. Cerchiamo allora di scoprire alcune curiosità del due giovani interpreti – entrambe dodicenni – che per volontà di Elena Ferrante sono attrici non professioniste, scelte provinando 8000 bambini nelle scuole di Napoli e dintorni. Elisa è di Napoli ma ha origini norvegesi, mentre Ludovica è di Pozzuoli, come il suo idolo Sophia Loren. Insieme, l’una accanto all’altra, Elisa e Ludovica erano la copia perfetta per interpretare: la timida diligente Lenù e l’impavida Lila. «Non ci siamo preparate, siamo andate sul set con il nostro… essere noi», ha dichiarato con piglio Ludovica. E dopo questa avventura? Sognano di fare le attrici. Ovviamente le “facce da cinema” non mancano!

Dal Web

Beatrice Lento

Laureata in Psicologia Clinica, Tropeana per nascita e vissuti, Milaniana convinta, ha diretto con passione, fino all'Agosto 2017, l’Istituto Superiore di Tropea. I suoi interessi prevalenti riguardano: psicodinamica, dimensione donna, giornalismo, intercultura, pari opportunità, disagio giovanile, cultura della legalità, bisogni educativi speciali.

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