Le Nana di Niki De Saint Phalle
Nate come sviluppo della sua visione della donna, che ha smesso di essere ferita o passiva per diventare allegra e trionfante, le Nana diventano sempre più monumentali. La testa piccola, il corpo sproporzionato e pieno di curve, si coprono di colori e di collage, sono ballerine, acrobate, guerriere. Tutte le gallerie e i musei del mondo ne commissionano e ogni volta è uno scandalo, come quando Niki crea per il museo di Stoccolma una Nana monumentale di 26 tonnellate, distesa sulla schiena a gambe larghe in modo che il pubblico possa entrare attraverso il suo sesso e visitare il cinema, il toboggan e il planetario che ha installato all’interno. Nel 1969 installa la sua prima Nana fontana, a Ginevra, che spruzza acqua dai seni.