Maria Borgato
Maria Borgato dei Soti (Saonara (PD)1898- Ravensbrück 1945)
Di famiglia contadina, catechista, suora laica della Compagnia di S.Orsola, inabile ai lavori agricoli per una deformazione alla gamba, lavora presso la scuola di ricamo della Contessa Pia di Valmarana. Vicino alla casa Borgato c’è un campo di lavoro per 130 prigionieri inglesi di varie nazionalità catturati durante la guerra d’Africa. Dopo l’8 settembre per evitare il trasferimento in Germania fuggono dal campo e si disperdono nella campagna. Maria diventa l’organizzatrice degli aiuti a questi prigionieri sbandati, rac cogliendo viveri e indumenti. A fine autunno tramite la farmacista del paese entra in collegamento con le sorelle Martini e la rete di salvataggio in cui sono inserite per il trasporto dei prigionieri in Svizzera. Con la nipote Delfina, Maria riesce a portare in salvo una cinquantina di alleati, ma nel marzo del ’44 , avvertiti da una spia, fascisti e tedeschi arrestano Maria, la nipote, le sorelle Martini e tutte le altre donne e uomini dell’organizzazione. Vengono portate per i primi quattro mesi nel Carcere S.Maria Maggiore di Venezia, poi nel campo di concentramento di Bolzano, da lì Maria, in ottobre, separata dalla nipote che con le sorelle Martini è deportata nel lager di Mauthausen, è trasferita nel campo prevalentemente femminile di Ravensbrück dal quale non tornerà più. Una compagna di prigionia, Maria Raimondi, ha testimoniato che Maria, nonostante i gravi problemi di salute accentuati dalle privazioni e dalle vessazioni del lager, non si lamentava mai, sostenuta dalla sua grande fede. È in corso il processo di beatificazione.
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