Un amore perduto in mare

Un amore perduto in mare

“Venne l’Aurora ed Ero non vide lo sposo.  Allungava gli occhi da tutte le parti sul vasto dorso del mare, se mai riusciva a vedere il suo sposo vagare, dopo che s’era spenta la luce, e quando lo vide ai piedi della torre, morto, straziato  dagli scogli, si stracciò sul petto la bella veste e si gettò a capofitto dall’alta torre. Così Ero morì assieme allo sposo morto, e godettero l’uno dell’altra anche nell’ultima sorte.”

Ilaria Bernardini riscrive il mito: Ero diventa una migrante innamorata e la narrazione é ambientata su un gommone vero. Ogni notte tra le onde muoiono in tanti e la scrittrice grida l’orrore e l’abominio di cui siamo capaci.

Beatrice Lento

Laureata in Psicologia Clinica, Tropeana per nascita e vissuti, Milaniana convinta, ha diretto con passione, fino all'Agosto 2017, l’Istituto Superiore di Tropea. I suoi interessi prevalenti riguardano: psicodinamica, dimensione donna, giornalismo, intercultura, pari opportunità, disagio giovanile, cultura della legalità, bisogni educativi speciali.

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