Archivio annuale 17th Aprile 2024

Incontro con le Terze della Media sull’Endometriosi

Endometriosi?…Parliamone!

Bellissimo incontro di sos KORAI ODV con le terze classi della Scuola Media di Tropea per far conoscere l’Endometriosi proprio nell’età in cui potrebbe fare il suo esordio.
Gli studenti ci hanno sorpreso con la loro attenzione e preparazione sicuramente frutto dell’azione di sensibilizzazione svolta dalla Scuola guidata dal Dirigente Francesco Fiumara che ringraziamo!
Un ragazzo poeta ci ha donato questi versi dedicati alle Endine- così si chiamano tra di loro le donne che hanno questa sofferenza- e al girasole, simbolo della patologia, composti ex abrupto
“Domani mi guarderai dall’alto/ sopra le nuvole rosee/ ed un pezzo di pane cadrà dal cielo/come ogni giorno/ogni sera/Sogno di essere sovrano/come lo sono i cavalli/nei campi persi all’orizzonte/ aspettando solo un mazzetto di rose/ mentre il cielo è azzurro/ ed un Girasole s’illumina d’immenso”

GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA DONNA

sos KORAI ODV  promuove la celebrazione tropeana della Giornata Internazionale della Donna con “OLGA”,  il quinto Quaderno dell’8 Marzo dedicato alla Dottoressa Naso. 

Siamo felici, come Organizzazione Di Volontariato per i diritti della Donna, di essere noi di sos KORAI ODV a dar vita alla celebrazione tropeana della ricorrenza e ancor più lieti di farlo con un omaggio concreto alla femminilità e alla nostra terra. Il Quaderno dell’8 Marzo, la nostra pubblicazione che ogni anno raccoglie storie di donne calabresi, è proprio questo. Oltre ad uno strumento di lotta per la parità é un atto di gratitudine verso le tante donne che, con la loro forza e il loro fascino, hanno contribuito a dar vita all’identità della nostra terra. Le centodieci donne che popolano i cinque Quaderni finora pubblicati ci parlano di coraggio e determinazione, di ingegno e resilienza, di voglia di vivere e di entusiasmo e tratteggiano una creatura femminile molto diversa dagli stereotipi sulla Calabria e e le Calabresi. Siamo stufe di luoghi comuni e la nostra identità autentica é così forte da superare i  pregiudizi, retrivi a tal punto da risultare ridicoli. All’appuntamento di quest’anno sono arrivate creature femminili di tutte le età, con storie diverse e affascinanti, sono giunte anche tante immagini, disegni dai colori vivaci perché sono ancora in troppi a vederci in bianco e nero. 

Ad emergere é una donna dalle tante sfaccettature tenute insieme dalla tenacia: una donna  che non rinuncia ad essere protagonista del proprio tempo nonostante le disparità  che vorrebbero condannarla a non decidere. 

Il Quaderno 2024 si chiama OLGA ed é dedicato  alla Dottoressa Naso, una gigante di scienza e umanità che é stata accanto a tante per impedire che la malattia ne mortificasse la dignità. 

Vogliamo ringraziarle tutte le sedici donne del Quaderno “OLGA”, per averci consentito di narrarle vincendo il pudore del personale, assieme  alla socia Loredana Rivoltella che, con i suoi disegni, ha saputo interpretare, con intensità e leggerezza, il senso dell’opera. Un grazie anche alla direttrice artistica Anna Maria Miceli che ci dispensa raffinatezza, al Comune di Tropea che ci accorda il Patrocinio e al Sindaco Giovanni Macrì che, nonostante i gravosi impegni, ci é a fianco nelle celebrazioni, all’attrice Noemi Di Costa e al pianista Emilio Aversano per il dono della loro arte, al presidente della Consulta Francesco Rotolo per il valore del mondo associativo che rappresenta, all’Editore Mario Romano che, come noi, considera il Quaderno una sua creatura e al conduttore Pasqualino Pandullo che ci guiderà e condividerà perché coinvolto non solo come giornalista ma anche come coautore. Un grazie superlativo al Gruppo Caffo per il prezioso dono della pubblicazione del Quaderno e alla sua Madrina, Delfina Barbieri Caffo, che ci incoraggia, consiglia e sostiene con la sua forza di educatrice. Grazie, infine, a tutta la comunità tropeana che, negli anni, ha imparato ad amare il Quaderno e partecipa con convinzione alla celebrazione. Un evento che esula dalle logiche consumistiche e commerciali e vuol essere la memoria, la riflessione e la presa di coscienza di quanto é stato fatto e di quanto c’é ancora da fare per i diritti e la libertà delle donne, per difenderli e per conquistarne di nuovi, qui e nel mondo.

La Presidente

Dott.ssa Beatrice Lento

La Società Calcistica Dilettantistica di Tropea lancia lo slogan ” Non dimostri di essere maschio molestando le donne “

La Società Calcistica Dilettantistica di Tropea scende in campo con lo slogan “Non dimostri di essere maschio molestando le donne“

Se é vero che la civiltà si conquista con l’educazione, la scelta di scrivere sulle magliette dei giovanissimi calciatori il motto, usato da sos KORAI ODV per la campagna di sensibilizzazione contro la violenza sulle donne 2024, “Non dimostri di essere maschio molestando le donne”, é un atto formativo vincente, un goal, per usare il linguaggio calcistico, nella difficile partita per la conquista della Parità di Genere e la sconfitta della subcultura maschilista.  

A portarla sul petto più di cento ragazzi di cui quattro di genere femminile: sono gli atleti guidati dal responsabile tecnico Angelo Stumpo, allenati da Andrea e Nicola Stumpo, con giudice Eddy Remigio e Presidente una donna, Maria Rocco.

I ragazzi  hanno un’età compresa tra i sei e i dieci anni e sono suddivisi in tre categorie che dai Piccoli Amici passa ai Primi Calci e approda ai Pulcini. 

Far portare sul petto una frase così carica di implicazioni è una scelta di campo forte che vuole acclarare, in un ambiente molto maschile e maschilista, la lotta contro i pregiudizi e gli stereotipi di genere e di ruolo che vedono lo sport, calcio compreso, come un ambito di appannaggio esclusivamente maschile anche se in tempi recenti si sono realizzati diversi approcci di inclusione con la nomina di donne per incarichi e funzioni di rilievo e l’apprezzamento degli sport femminili a livello globale.

La violenza contro le donne, che non si esprime solo con le forme estreme del femminicidio e dello stupro, si combatte soprattutto a livello culturale ed è importante iniziare la lotta in maniera tempestiva considerata l’importanza strategica dell’infanzia ai fini della formazione della personalità. Per questo la collaborazione della S.C.D. di Tropea con l’Organizzazione Di Volontariato sos KORAI, nata a Tropea nel 2017, si presenta carica di risvolti positivi. 

Le offese rivolte alle donne attraverso le varie tipologie di molestie sono il retaggio di una cultura patriarcale non ancora scomparsa che le considera alla stregua di un giocattolo, di un oggetto di piacere da usare a proprio arbitrio senza alcun riguardo per la loro sensibilità e dignità. 

Non è galanteria chiamare la donna “bambola” né tantomeno rivolgerle parole e gesti volgari o metterle le mani addosso né sono ammissibili la limitazione della sua libertà personale per timore di molestie maschili di vario genere o le difficoltà e gli intralci nel mondo del lavoro se non si corrisponde alle richieste indecenti dei potenti. Pensiamo che almeno il 7,5% delle donne, nel corso della vita lavorativa, é stato sottoposto a qualche tipo di ricatto sessuale per ottenere un posto, per mantenerlo o ottenere progressioni di carriera, stima senza dubbio in grave difetto perché nell’80,9% dei casi non se ne parla con nessuno. Non dimentichiamo, infine, che le molestie condizionano la vita di chi le subisce causando danni psicologici e che costituiscono una lesione della dignità, della libertà, della serenità. 

Un ringraziamento alla S.C.D. di Tropea e ai giovani calciatori viene tributato da sos KORAI ODV per il prezioso contributo offerto attraverso i modelli positivi di riferimento proposti a tutti quelli che li seguiranno nel campionato e sicuramente da tutta la comunità che, grazie all’iniziativa, non può che diventare migliore. 

Di fronte a problematiche così complesse come quella della violenza sulle donne ognuno dovrebbe fare la propria parte perché solo attraverso un progetto condiviso da tutte le agenzie formative si può sperare di trovare la soluzione. 

Lo slogan:”Non dimostri di essere maschio molestando le donne”, nella crudezza del messaggio veicolato, mette in evidenza la pochezza e la meschinità dei molestatori, esseri frustrati che credono di dimostrare la loro virilità con la violenza  mentre in realtà esprimono solo il loro fallimento interiore, la loro fragilità psicologica e la profonda immaturità che li connota, farlo capire a tutti, a partire dai più giovani, é un mezzo di possibile riscatto. 

La Presidente di sos KORAI ODV

Dott.ssa Beatrice Lento