Lella Golfo a Tropea!

Lella Golfo a Tropea!

Lella Golfo è nata a Reggio Calabria e vive a Roma.  Giornalista pubblicista, Commendatore e Cavaliere della Repubblica, la sua vita è una storia d’impegno sociale per le donne. È ancora una ragazza quando si batte con determinazione per sostenere e difendere i diritti delle “gelsominaie” della zona Jonica e delle “raccoglitrici di olive” nella Piana di Gioia Tauro.

Approdata a Roma, con un gruppo di donne, inventandosi una forma di autofinanziamento per creare iniziative ad hoc finalizzate alla promozione delle donne, nel 1982 costituisce l’Associazione culturale “Buongiorno Primavera” e inizia la sua marcia ufficiale di attivismo culturale, politico, sociale dedicato alle donne, alle loro problematiche e aspirazioni. Colpita dalla figura di Marisa Bellisario, allora Amministratore Delegato dell’Italtel e prima manager di successo che il nostro Paese ricordi, nell’89, a un anno dalla sua scomparsa, decide di dar vita a un Premio in sua memoria. Nasce così il Premio Marisa Bellisario e due anni dopo la Fondazione Marisa Bellisario. Riconosciuta ufficialmente come Ente morale nel 1996, dal 2005 la Fondazione è anche una ONG riconosciuta con decreto dal Ministero degli Affari Esteri.

Dopo quasi trent’anni di impegno e lavoro – celebrati con due Mostre al Vittoriano di Roma e a Palazzo Reale a Milano – la Fondazione Marisa Bellisario rappresenta oggi un indiscutibile punto di riferimento sia per le donne che hanno già dimostrato “sul campo” le proprie capacità e competenze, sia per coloro che si affacciano nel mondo del lavoro.

L’impegno parlamentare

Nel 2008 entra in Parlamento nelle fila del Pdl e diviene membro della Commissione attività produttive, commercio e turismo e della Commissione parlamentare d’inchiesta sui fenomeni della contraffazione e della pirateria in campo commerciale. Si distingue per essere una delle parlamentari con il più alto tasso sia di presenza sia in Aula sia nelle commissioni. Presenta numerose proposte di legge, incentrate soprattutto sulla questione femminile, oltre a interrogazioni e ordini del giorno per la difesa della sua terra, la Calabria.

Le quote di genere

Nel 2011 la proposta di legge sulle quote di genere nei CdA delle società quotate e controllate, di cui è prima firmataria, diviene Legge dello Stato. Nel 2013 esce il libro “Ad Alta Quota. Storia di una donna libera” (Marsilio Editore, con la prefazione di Antonio Catricalà) in cui Lella Golfo ripercorre tutte le tappe della sua vita. Dall’impegno per le donne in Calabria e poi a Roma, al matrimonio, il figlio – “l’amore della mia vita” –, il sofferto divorzio – “tra i primi in Calabria” –, la politica attiva, l’amicizia mai rinnegata con Bettino Craxi, la caparbietà nel creare e portare avanti la Fondazione intitolata a Marisa Bellisario, l’impegno all’estero e in patria, l’ingresso in Parlamento nel 2008 fino alla più importante affirmative action mai applicata in Italia.

Presentato in oltre 50 città italiane, oltre che a New York e Madrid e giunto alla terza ristampa, il libro è stato tradotto anche in inglese ed è disponibile su Amazon.
Limpegno sul fronte internazionale l’ha portata a promuovere missioni all’estero, corsi di formazione e d’imprenditoria femminile in Afghanistan, Palestina, Kosovo, India, Rwanda, Cina e tanti altri luoghi nel mondo, dove Lella Golfo sa di poter dare il proprio contributo sia in aiuto dei soggetti più deboli sia per rafforzare un network al femminile.

I riconoscimenti di una vita in difesa delle donne

Numerosi i Premi ricevuti nel corso del suo lungo impegno per le donne. Ultimo in ordine di tempo, The Italy America Chamber of Commerce Business and Culture Award 2013, un riconoscimento internazionale tra i più prestigiosi, ‘in ragione delle iniziative assunte e dell’incredibile impegno per l’affermazione dei diritti delle donne nel mondo del lavoro in un contesto globale’.

  • LA FONDAZIONE
Beatrice Lento

Laureata in Psicologia Clinica, Tropeana per nascita e vissuti, Milaniana convinta, ha diretto con passione, fino all'Agosto 2017, l’Istituto Superiore di Tropea. I suoi interessi prevalenti riguardano: psicodinamica, dimensione donna, giornalismo, intercultura, pari opportunità, disagio giovanile, cultura della legalità, bisogni educativi speciali.

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