Sara nella mente di Tiziano Riverso
Percorrendo le pagine del nostro quaderno ci imbattiamo in “Sara”, un breve racconto proveniente da una “penna” famosa nel campo della poesia, la penna di Sara Rodolao. Il suo testo non poteva che essere trasposto in un’immagine opera di una “matita” altrettanto famosa, quella di Tiziano Riverso, illustratore, vignettista, fumettista, collaboratore con diverse testate nazionali e locali (2 nomi per tutti, il Giorno e la Repubblica)
“Sara” di Sara Rodolao
• Sara si racconta da sola, nel suo cammino, iniziato abbandonando un pezzo di sè, con indosso un vestitino leggero e gli zoccoletti. Ce la immaginiamo bambina, colta da un senso di inadeguatezza rispetto al mondo circostante. A volte è così che iniziano i cammini verso la ricerca del sè, verso il cammino giusto da percorrere. E Riverso la riproduce, non più bambina alla stazione ma donna, durante il suo cambiamento di rotta,durante il nuovo percorso che l’ha portata verso la poesia. Una Sara ormai donna, ma sempre con un vestitino leggero e gli zoccoletti, quasi fossero quelli della Sara bambina, che abbandonava la sua infanzia alla stazione.
Di Viviana Mazzocca