Archivio mensile 15th Gennaio 2018

Tamara

“Vivo la vita ai margini della società, e le regole della società normale non si applicano a coloro che vivono ai margini.” (Tamara de Lempicka)

Ci sarà una feritoia

“Anche la più repressa delle donne ha una vita segreta, con pensieri segreti e sentimenti segreti che sono lussureggianti e selvaggi, ovvero naturali. Anche la più prigioniera delle donne custodisce il posto dell’io selvaggio, perché intuitivamente sa che un giorno ci sarà una feritoia, un’apertura, una possibilità, e vi si butterà per fuggire.”

CLARISSA PINKOLA ESTÉ

Lupi e Donne

“I lupi sani e le donne sane hanno in comune talune caratteristiche psichiche: sensibilità acuta, spirito giocoso, e grande devozione. Lupi e donne sono affini per natura, sono curiosi di sapere e possiedono grande forza e resistenza. Sono profondamente intuitivi e si occupano intensamente dei loro piccoli, del compagno, del gruppo. Sono esperti nell’arte di adattarsi a circostanze sempre mutevoli; sono fieramente gagliardi e molto coraggiosi. Eppure le due specie sono state entrambe perseguitate”

CLARISSA PINKOLA E

Un figlio del ‘68

Porci con le ali! Non era vero che tutti accettavano l’omosessualità, la masturbazione… mai avrei immaginato che sarebbe venuto fuori un best seller. Pensavo che i miei genitori non mi avrebbero perdonato e invece il successo ha mondato tutto …sono rimasta incinta per caso e l’ho accettato per curiosità poi l’ho perso e ho capito che lo desideravo e poi ho figliato… mai immaginavo tanta gioia, ho due figli: il mio e la figlia di mia sorella che è mancata… io sono tutt’ora una femminista, c’è da fare ancora tantissimo, le donne vengono ancora picchiate, maltrattate, uccise. Le donne saranno Libere quando non avranno paura di invecchiare .

Lidia Racers, Ragazza del’68

Lidia Ravera e Porci con le ali

Il romanzo è narrato in prima persona e a due voci dai due protagonisti, i liceali Rocco e Antonia, e racconta il loro anno scolastico presso il liceo romano Terenzio Mamiani[1]

, tra impegno politico e momento personale, grandi speranze e grandi frustrazioni, primo tra tutti il loro grande amore destinato a esaurirsi presto.
Rocco è gioviale e alterna vitalità a frustrazioni e sensi di colpa per il suo ruolo maschile, allora ideologicamente additato come prevaricatore e violento. Antonia è cerebrale fino al solipsismo, anela a una maturità precoce ed è pervasa non meno dell’altro da fantasie sessuali che tenta di “legittimare” con la propria integrità e ortodossia ideologica. I due pensano molto ma si parlano poco.
Uno slancio di passione del ragazzo incrina il rapporto tra i due. Un party tra studenti in casa di un professore si trasforma in una piccola orgia. Rocco assiste alla “vendetta” di lei tra le braccia del docente (di certo non il primo adulto che incontra), senza neppure potersi indignare in quanto la gelosia è considerata un arcaismo borghese.
Rocco ripiega su un suo amico. Antonia, a sua volta sentendosi colpevole, ha un incontro saffico con la sua amica Lisa, assai poco appagante. Rocco si incontra a sua volta con Lisa ma pensando ancora alla sua ex ragazza, non riesce a iniziare il rapporto. I due si scrivono promettendosi di rivedersi.

Anima che canta

Sono mattina, sono aurora. Sono la luce, sono l’ombra.

Il presente e l’adesso. L’anima che canta.

Sono la terra, sono il cielo. Sono la luna in uno specchio.

Sono sciamana, guaritrice. Anima che canta.

E canterò fino a che mi resti la voce.

Non lascerò nessun angolo senza la mia canzone.

E canterò come una benedizione. La libertà di essere ciò che sono.

Sono la pioggia, sono il tuono. Sono la madre, raggio e fuoco.

Sono sorella che lotta. Anima che canta.

Amparo Sanchez

Anna Maria Mozzoni

«Che
fa la penna in mano a una donna se non serve alla sua causa, come a quella di tutti gli oppressi?»
«Voi però della cui intelligenza non posso dubitare vedendovi qui, pensate che le idee sono possenti e fatali, espansive e contagiose – non temete le opposizioni; senza attrito non v’è scintilla, ridete dell’umorismo, non ve ne impressionate; non ne vale la pena – e pensate ad aggiungervi lena, che se noi libiamo la vita in un calice sovente amaro, le nostre figlie e le nostre nipoti, che respireranno in pieno petto l’aura inebbriante della divina libertà, benediranno ai generosi conati di chi la preparò per loro.»

Dei diritti delle donne , Anna Maria Mozzoni

La Gallina

La gallina va decisamente rivalutata, intanto é una femminista vincente, nel suo mondo vige un indiscusso matriarcato.

In secondo luogo ha un cervello formidabile altrimenti non sarebbe qui da diversi milioni d’anni e poi…é una nostra stupenda compagna.

Effettivamente ci ha consentito di superare momenti difficilissimi attraverso un sodalizio tutto femminile con noi donne: l’uovo fresco, lo zabaione…

É giusto quindi garantirle condizioni di vita più dignitose senza costringerla in pochi centimetri quadrati nelle gabbie degli allevamenti. Sarebbe bello poterla avere sul terrazzo di casa ma la nostra legge lo proibisce, si può possedere un pappagallo, un serpente…ma una gallina no.

Gli inglesi, invece, anche nelle città più moderne e nei palazzi più lussuosi, ospitano le eleganti galline che ogni giorno ringraziano con un uovo fresco.

In questo elogio della maestosa pennuta non può mancare Tetella la gallina della mia mamma che Lei amorevolmente curava, in caso di tosse, con lo sciroppo confezionato seguendo la ricetta del suo papà farmacista.

Cariche Sociali e Programma 2018

La nuova realtà associativa, che si é presentata alla Comunità in occasione dello scorso 25 Novembre, Giornata Mondiale contro la Violenza sulle Donne, ha definito le cariche sociali ed il programma d’azione per l’anno appena iniziato.Al Presidente Beatrice Lento, pertanto, si affiancano il Vicepresidente Maria Domenica Ruffa, il Segretario Marilena Carone, coadiuvata da Dario Godano, ed il Tesoriere Ortenzia Caliò, sostenuta da Giuseppina Tumolo.

” Un gruppo già affiatato che si impegna a tutto campo per raggiungere le finalità dell’Associazione, col supporto degli altri sette componenti il Direttivo e di tutti i Soci.” Dichiara la Lento che rammenta anche quello che é lo scopo di sos KORAI: contrasto alla subcultura maschilista e alla violenza di genere attraverso un’educazione affettiva che valorizza la dignitá della Persona, la Cultura della Pace e la Giustizia Sociale.

Per l’anno in corso ci si vuole concentrare in primis sulla Scuola attraverso specifici protocolli d’intesa, che a breve saranno siglati, che consentiranno interventi formativi sui docenti, le famiglie e gli studenti. Per l’Associazione é questo il passaggio cruciale perché lo snodo strategico é rappresentato dai processi educativi.

” Paradossalmente” ci dice la Lento, Presidente dell’Associazione “il peggior nemico dell’essere femminile é proprio la donna, é lei che gestisce i processi di socializzazione, cioé di allevamento attraverso cui gli adulti- educatori trasmettono ai giovani i valori della cultura di appartenenza, e spessissimo, molte volte inconsapevolmente, noi donne, nei nostri ruoli di madre e insegnante, veicoliamo modelli maschilisti. Occorre creare consapevolezza e responsabilizzare tutti gli educatori verso un cambiamento in direzione del rispetto della persona e della cultura della pace.”

L’Associazione intende intervenire anche attraverso il coinvolgimento, il più ampio possibile, della Comunitá grazie a cineforum, gruppi di discussione e di lettura, sollecitazioni alle Istituzioni, mostre culturali e artistiche, campagne di sensibilizzazione, sia attraverso le metodologie dirette che attraverso le moderne tecnologie della comunicazione. A tal proposito, sos KORAI ricorda che é già attivo il Blog dell’Associazione all’indirizzo soskorai.it che quotidianamente dialoga con i suoi interlocutori virtuali.

Ci saranno la celebrazione delle principali giornate internazionali attinenti i temi cari al sodalizio, attività a favore di persone che vivono situazioni di disagio ed una particolare attenzione al tema dei figli minori di donne vittime di violenza e in condizioni di svantaggio.

“Sul piano generale sos KORAI vuole fortemente impegnarsi per favorire la crescita delle coscienze, eliminando gli assurdi limiti che, mortificando l’evoluzione del genere femminile, menomano la crescita umana e intende anche rivendicare la dignità di tutte le persone oggetto di discriminazioni che creano svantaggio. Ci teniamo molto a favorire il dialogo culturale tra i cittadini, anche giovani e giovanissimi, per costituire le basi di una cittadinanza aperta, tollerante e avanzata. La nostra Associazione vuole superare i provincialismi e assumere un respiro internazionale ma ha anche voglia di custodire e valorizzare i millenni di storia, tradizione e cultura della Regione Calabria.”

Il Programma dell’Associazione di Volontariato é ambizioso ma non irrealizzabile se la passione, l’impegno e l’entusiasmo dei Soci si manterranno alti.

Fata

Io conosco

Una piccola fata triste

Che dimora in un oceano

E suona il suo cuore in un flauto di legno

Dolcemente, dolcemente.

Una piccola fata triste

Che, al tramonto, di un bacio muore

E, all’alba, di un bacio rinasce.

Forugh Farrokhzad