Archivio mensile 15th Maggio 2018

Non c’é posto per la donna grigia

Mary Beard, prof.ssa di Studi Classici a Cambridge e volto della rete BBC, è stata allontanata  dal suo programma per via dei capelli grigi e del suo look evidentemente non confacente all’ idea di Donna elegante e col corpo scolpito.

” Se ci si deve ritoccare io non ci sto!”

” Inoltre mi irrito quando sento dire che stiamo andando indietro rispetto al corpo delle donne, perché allora io rilancio e dico: ma siamo mai andate veramente avanti?”

Lucia Annunziata dichiara in merito:” A me hanno detto che ho gli occhi storti eppure nessuno ha mai cercato di fermarmi perché lavoro duramente. Lavoriamo bene e resisteremo all’imposizione dei canoni estetici. Questo vale in televisione e nella vita.”

Attenta la legge non aspetta!

I termini di legge per le denunce sono strettissimi: sei mesi per violenza sessuale, tre mesi per molestie.

Conclusi gli Incontri di Primavera di sos KORAI

Conclusi gli Incontri di Primavera di sos KORAI
Quattro gli incontri in cartellone sui temi del Lavoro e del rispetto della Dignità della Persona nell’ottica della Paritá di Genere, Leitmotive dell’Associazione di Volontariato sos KORAI.
Destinatari: gli Studenti dei quattro Indirizzi di Studio del Superiore Tropeano sulla base di un Protocollo di Intesa siglato lo scorso gennaio tra la Onlus, con sede sociale a Tropea, e gli Istituti Scolastici della Perla del Tirreno.

 Primo nucleo di discussione il soffitto di cristallo, metafora, coniata dal movimento femminista, per indicare come l’avanzamento di carriera della donna in una qualsiasi organizzazione lavorativa o sociale, o il raggiungimenti della parità di diritti, venga impedito per discriminazioni sessuali fortissime che si frappongono come barriere insormontabili anche se apparentemente invisibili.

” Per anni si é ribadito che la donna é angelo del focolare e crocerossina che si prende cura dei figli e dei malati, etichette inadeguate e mortificanti che hanno penalizzato il Genere Femminile ma non hanno annientato la voglia di libertà delle donne che sono andate a scuola e hanno iniziato a lavorare. Poi si é detto che era questione di mansioni, ma che differenza c’é tra un caffè che fa un uomo e quello fatto da una donna?” Questo l’esordio del primo formatore, Francesco Pontoriero, socio e dottore in giurisprudenza, che ha allargato il raggio della discussione considerando la normativa sulla Parità nel lavoro con riferimento alla maternità, al salario, alle opportunità di carriera fino a evidenziare la grinta della Donna che oggi riesce a diventare Manager in tutti i settori e particolarmente in quelli super tecnologici portando l’esempio di Sheryl Kara Sandberg, un’imprenditrice e politica statunitense, attuale direttrice operativa di Facebook.
Domenico Tomaselli, anche lui socio con laurea in giurisprudenza, ha continuato ad affondare il dito nella piaga:” Io Donna entro in una multinazionale con laurea specialistica e dopo poco arriva un collega maschio con semplice diploma, paradossalmente lui viene retribuito più di me. Giunge il mio primo bambino, quando il piccolo é malato, e non solo, avverto il forte peso discriminatorio nei miei confronti. E che dire poi dello scandalo delle molestie sessuali nel campo dello spettacolo, anche le attrici, cantanti, ballerine, sono lavoratrici mortificate, costrette, abusate, violate nel corpo e nella psiche”
Sia Francesco Pontoriero che Domenico hanno usato un linguaggio semplice e diretto offrendo ai Ragazzi anche la loro sofferta esperienza personale. Francesco ha manifestato la sua inquietudine per il lavoro della propria ragazza che, da giovane medico, effettua le guardie notturne e a volte avverte il bisogno di farsi affiancare da lui per timore di possibili molestie e violenze. Domenico ha raccontato del padre che, appena sposato, rassicurava la madre dicendole:” Stai tranquilla che quando troverai lavoro resterò in casa io quando sarà necessario”
Secondo tema affrontato la normativa sulla Parità di Genere illustrata dall’avv.ssa Giovanna Fronte:” Per me é difficile e di grande responsabilità parlare con voi giovani, per me che sono abituata a relazionarmi con avvocati e magistrati. Vi voglio illustrare un fenomeno antico quanto l’umanità, il femminicidio.” Giovanna ha iniziato con l’evidenziare l’inesistenza giuridica del femminicidio perché non c’é differenza sul piano normativo tra l’assassinio di un maschio e di una femmina ed ha percorso rapidamente civiltà e tempi, Greci e Romani, Paesi Islamici, culture antiche e moderne, ovunque si riscontra questa tragedia assieme a quella delle violenze e mortificazioni di ogni sorta ai danni delle donne. Ha citato il Codice Rocco, il Delitto D’onore, lo Ius primae noctis, la doppia morale che indulge con complicità al maschile, il matrimonio riparatore, il corpo e l’anima femminili proprietà dei maschi di casa, 
Bellissimo il ricordo di Franca Viola, la giovane siciliana che per prima rifiutò di sposare il maschio che l’aveva rapita e stuprata. Secondo la morale del tempo, una ragazza uscita da una simile vicenda avrebbe dovuto necessariamente sposare il suo rapitore, salvando l’onore suo e quello familiare. In caso contrario sarebbe rimasta zitella, additata come “donna svergognata”. All’epoca, la legislazione italiana, in particolare l’articolo 544 del codice penale, recitava: “Per i delitti preveduti dal capo primo e dall’articolo 530, il matrimonio, che l’autore del reato contragga con la persona offesa, estingue il reato, anche riguardo a coloro che sono concorsi nel reato medesimo; e, se vi è stata condanna, ne cessano l’esecuzione e gli effetti penali”, in altre parole ammetteva la possibilità di estinguere il reato di violenza carnale, anche ai danni di minorenne, qualora fosse stato seguito dal cosiddetto “matrimonio riparatore”, contratto tra l’accusato e la persona offesa; la violenza sessuale era considerata oltraggio alla morale e non reato contro la persona. Ma Franca si ribellò avviando un’operazione potente di riscatto e di emancipazione femminile.
Giovanna, con la sua forte esperienza ha anche evidenziato come la vittima femmina abbia sempre qualcosa da farsi perdonare: la minigonna, il leggins, il trucco, il profumo, il linguaggio, il sorriso, i capelli, i tacchi, le abitudini …
Terzo importante e toccante nucleo di discussione Gli Orfani Speciali:” Si chiamano orfani speciali perché nello stesso momento hanno perso entrambi i genitori. Non solo la madre, vittima di crimine domestico, ma anche il padre, che si trova in carcere oppure si è tolto la vita” così ci ha detto Luigia Barone, Giudice Onoraria del Tribunale Dei Minori e socia di sos KORAI. “Da poco in Italia è stato compiuto un importante passo avanti in questo ambito: é stata approvata la legge che tutela gli orfani speciali. Il provvedimento introduce importanti novità, come l’ammissione degli orfani di crimini domestici al gratuito patrocinio a spese dello Stato a prescindere dal reddito e la sospensione della successione e del diritto alla pensione di reversibilità per il coniuge indagato per l’omicidio volontario o tentato nei confronti dell’altro coniuge, fino al decreto di archiviazione o alla sentenza definitiva di proscioglimento. Il 40% degli orfani di femminicidio era presente al momento dell’uccisione della madre. Alcuni erano presenti fisicamente, altri hanno sentito l’accaduto. Questo perché la maggior parte degli omicidi avviene in casa o nelle vicinanze dell’abitazione. Il 44% degli orfani ha visto il cadavere della mamma uccisa. Il trauma non ha confini. Inoltre, il 20% dei padri si suicida.”
” Gli Incontri di Primavera” dichiara la Presidente dell’Associazione Beatrice Lento “sono tra gli interventi operativi più importanti per noi perché ci offrono la possibilità di raggiungere direttamente i giovani e quindi di incidere sui processi educativi, la nostra finalità, infatti, é proprio quella di intervenire sui processi di educazione affettiva operando un’inversione di tendenza: dagli atteggiamenti maschilisti a quelli rispettosi della dignità della Persona a prescindere dalle sue particolarità di genere, e non solo, alla luce dell’art.3 della nostra Costituzione. Di questo c’é urgente e massiccio bisogno. Vi offro un esempio. Durante gli incontri si é dato molto spazio alla discussione animata dalle domande degli studenti, una di queste é particolarmente esemplificativa della cogenza della lotta al maschilismo, ve la riporto:”Lei non crede che essere madre sia più importante dell’essere Manager?”. Al ragazzo ho risposto:” Tu non credi che essere padre sia più importante dell’essere Manager? La Genitorialità è un bene prezioso e non é affatto incompatibile con una carriera professionale brillante, anzi é provato scientificamente che una madre e un padre gratificati socialmente, anche sul piano del lavoro, svolgono la funzione genitoriale alla grande.”
Anche questa iniziativa, dunque, giunge felicemente a destinazione ed sos KORAi prosegue il suo impegno lungo un percorso non facile ma avvincente.
La Presidente di sos KORAI
Beatrice Lento

La pace che sgorga dal cuoree a volte diventa sangue,

il tuo amore

che a volte mi tocca

e poi diventa tragedia

la morte qui sulle mie spalle,

come un bambino pieno di fame

che chiede luce e cammina.

Far camminare un bimbo è cosa semplice,

tremendo è portare gli uomini

verso la pace,

essi accontentano la morte

per ogni dove,

come fosse una bocca da sfamare.

Ma tu maestro che ascolti

i palpiti di tanti soldati,

sai che le bocche della morte

sono di cartapesta,

più sinuosi dei dolci

le labbra intoccabili

della donna che t’ama.

Alda  Merini 

Ricordiamo Maria Teresa Grimaldi

Grazie all’Unitrè poche ore fa abbiamo reso omaggio alla memoria di Maria Teresa.

Era buona e bella Teresa e tanto determinata nel suo desiderio di aiutare i piccoli senza una famiglia forte.

Grazie a Lei tanti giovani hanno avuto  l’amore di una Casa.

Mi chiamo Ottavio

…e sono morto a Pompei…

Mia madre non voleva che mi attardassi a giocare con gli altri bambini ma io avevo otto anni e mi sentivo un uomo. Non volevo dividere il giaciglio con lei e respirare il suo odore di spezie e di latte mentre mi stingeva a sé chiamandomi il suo piccolino. Non ero piccolo.

Quella mattina decisi di dimostrare a tutti che ero grande  girovagando solo per Pompei. Era quasi ora di pranzo e, dimenticando le prediche di mia madre, rubai un frutto rosso e succoso, Giove non mi avrebbe punito.

E fu mentre lo assaporavo che accadde tutto. Sentii la terra tremare e un rombo possente librarsi nell’aria. Poi il cielo si oscurò e dalla cima della montagna si alzò un nuvolone di fumo.

Tremando mormorai “mamma” mentre il fumo si addensava, mentre le lacrime scendevano sulle guance …e poi non vidi più nulla, poi fu solo terrore.

Mi chiamo Ottavio e sono morto a Pompei…e ora so che non fu per l’ira di Giove, non fu per quella arancia.
Liberamente riassunto dal racconto di Carla Vangelista che immagina l’ultimo giorno di vita del bambino di Pompei  ritrovato tra i resti dell’eruzione del Vesuvio

No es abuso, es violación

A  Pamplona cinque uomini accusati di aver stuprato una 18enne sono stati condannati  per un reato minore, é nata l’indignazione Popolare condivisa anche anche da tanti politici sia di destra che di sinistra.

I violentatori avevano anche creato un gruppo WhatsApp  chiamato “El branco” dove anticipavano di “voler fare sesso tutti e cinque con una sola donna anche se cicciona”

Forza Spagna: il cammino é in salita ma ce la farai!

Il teorema del cappello

Le donne hanno la circonferenza della testa mediamente più piccola degli uomini, i loro cappelli sono più piccoli, le loro teste sono più piccole…ergo: hanno il cervello più piccolo per cui é normale che siano meno intelligenti.

Meschino, sciocco, grossolano, inadeguato, errato, erroneo percorso argomentativo.

Dice Sheryl Sandberg, numero 2 di Facebook:” Men are more confident, women are more competent”

Dipinto di Assunta Mollo

Uomini e donne stessi diritti?

Nel mondo che tutti vorremmo, uomini e donne dovrebbero avere gli stessi diritti e le stesse opportunitá. Purtroppo, però, allo stato attuale non è così. Il World Economic Forum, dopo aver esaminato la situazione in due terzi delle nazioni che aderiscono all’ONU, ha certificato che la paritá  uomo donna é lontana, specialmente nei campi dell’economia e della politica. 

Questo equivale a minore occupazione femminile, stipendi più bassi per le donne , meno opportunità per loro di occupare posizioni che contano, minor presenza femminile nei parlamenti e nei governi.

Ci vorranno almeno ottant’anni per raggiungere la parità salariale, ma la disuguaglianza non si gioca solo sullo stipendio: la carriera delle donne, spesso penalizzate dalla gestione della famiglia, è molto più lenta di quella dei colleghi.

Per far crescere il Pil delle nazioni occorre allora incentivare il lavoro femminile, aiutando le lavoratrici a conciliare le ambizioni professionali con gli impegni familiari.

Donne capaci e preparate non mancano di certo, si tratta di cominciare a valorizzare maggiormente il talento femminile.

Patrizia Caraveo

Non essere amati è una semplice sfortuna; la vera disgrazia è non amare.

Albert Camus